RECENSIONE DI OUTCAST

Recensione di Outcast

Oggi parliamo di un altro grande titolo creato dalla brillante mente di Robert Kirkman.
A differenza di Invincible, decisamente supereroistico, e The walking dead (Zombie), Outcast fa parte di quella categoria che possiamo definire Horror soprannaturale.

Chi segue Kirkman, sa che non lascia nulla al caso e, se deve far accadere qualcosa, lo fa accadere. E subito. La sua capacità di spiazzare il lettore fa sì che lo renda amato per la sua grande capacità di improvvisazione e di racconto.

Outcast è una storia fatta di possessioni demoniache, riti sacri e satanici e toni cupi, atmosfere oscure dove il rosso e il nero predominano in un serpeggiante miscuglio di colori che fa capire, fin da subito, la serietà della narrazione.

Trama:

Nella fittizia cittadina di Rome, nella Virginia occidentale, Kyle Barnes cerca di vivere alienandosi da tutto e da tutti. Lo fareste anche voi se aveste passato la vostra intera esistenza faccia a faccia con enormi demoni in grado di impossessarsi del corpo altrui.
Tutto sembra procedere a “gonfie vele” per Kyle ma, durante una delle sue rare uscite, il Pastore della zona chiede il suo aiuto per liberare un bambino dalla morsa di un temibile demone che si è impossessato del corpo del giovane qualche sera prima.
Impaurito ma finalmente desideroso di sapere il perchè questi esseri si presentano nel mondo terreno, Kyle accetta di collaborare anche per scoprire il perchè lui stesso sembra essere una persona così cruciale per la salvezza o la distruzione del nostro mondo.

Sei pronto a scoprire un mondo che nemmeno immaginavi?

Disponibile in 3 diversi diversi formati: brossurato, cartonato e nella comodissima edizione “bonelliana” in bianco/nero.

Curiosità:

L’omonima serie tv è stata lanciata dalla piattaforma di Netflix nel 2016.

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